Santiago, eccoci!!! 7.08.2010

Arrivare a Santiago dopo aver percorso cosi’ tanti chilometri col tuo zaino sulle spalle e’ un’emozione speciale! Quando raggiungiamo la periferia della citta’ il sole e’ bollente e siamo molto stanchi… ma il pensiero e’ uno solo: raggiungere la Cattedrale, ringraziare Dio. E’ il giorno seguente al nostro arrivo che riusciamo a partecipare alla celebrazione della s.messa in cattedrale: la chiesa e’ strapiena di pellegrini giunti a Santiago da ogni dove e anche noi troviamo un posticino tra la folla. All’inizio, vengono letti i nomi dei gruppi di pellegrini presenti… e ci siamo anche noi, un gruppo di giovani della Diocesi di milano partito da Ambasmestas che ha percorso 170 km. Inutile dire la bellezza del pregare con tutti coloro che hanno sperimentato la stessa fatica, la stessa gioia, gli stessi momenti di sconforto.  Bello anche adempiere ai piccoli riti della tradizione, come l’abbraccio alla statua del santo e toccare i piedi del re David, chiedendogli che i tuoi piedi ti permettano di tornare ancora. Come dimenticare poi il botafumero, l’enorme incensiere utilizzato al termine della messa che oscilla tra le navate laterali (e fa’ quasi paura), utilizzato in passato (e forse un po’ anche oggi) per attenuare l’impatto degli odori sgradevoli emanati dai pellegrini dopo settimane di pellegrinaggio. Alla fine del rito, la folla applaude e mi da’ la sensazione che sia una sorta di applauso di “liberazione”: liberazione dalla fatica, dall’attesa, dalla tensione e dalle mille emozioni provate camminando, quasi a dire: ce l’abbiamo fatta!

la cattedrale e il botafumero:

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